Esperienza al vostro servizio
Maurizio Cassano
Milanese, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano, dal 1986 è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e dal 1995 all’Albo dei Revisori dei Conti.
Amministratore Unico dalla sua costituzione, il Dott. Maurizio Cassano attualmente è fondatore ed Amministratore Unico di C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l., fondatore ed Amministratore Unico di STUDIO CASSANO s.r.l..
Già Vicepresidente nazionale e Presidente per Milano e provincia di CONFLAVORO PMI, Confederazione delle Piccole e Medie Imprese, fonda e dirige come Presidente nazionale CONFITALIAPMI, Associazione che rappresenta la cultura, la creatività e l'impegno imprenditoriale della Piccola e Media Impresa, che in essa trova informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.
Curatore fallimentare e liquidatore giudiziale, nonché Consulente Tecnico del Giudice del Tribunale di Milano, vanta un’esperienza trentennale nel campo della consulenza fiscale, tributaria, societaria ed amministrativa.
Pubblicista per le maggiori testate economico-fiscali italiane, esperto in tema di legge sulla Privacy, relatore ai corsi istituiti presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano in riferimento alla normativa sulla tutela dei dati personali, ha pubblicato per le edizioni Il Sole 24 Ore “La privacy negli studi professionali e nelle imprese di servizi”.
Relatore ai principali congressi europei in tema di tecnologie dell’ e-commerce ed informatica applicata all’area contabile/ fiscale, presiede un gruppo di ricerca europea su sistema informatico di quarta generazione per la creazione di un ERP gestionale finalizzato alla gestione della contabilità in multilingua e multifiscalità territoriale (progetto Logres, brevetto e marchi registrati).
Docente ai Master in Organizzazione e Tecnologie dell’E-Commerce, organizza e conduce seminari di aggiornamento in ambito contabile /fiscale per aziende medio – grandi.
Già membro del Collegio dei Sindaci dell’A.L.E.R. di Bergamo, membro del Collegio dei Sindaci di un primario Consorzio di Credito, ha una consolidata esperienza di Revisore dei Conti nei principali Comuni dell’hinterland milanese.
Nell’ambito degli enti culturali no-profit, già membro del Collegio dei Revisori della Fondazione Boschi – Di Stefano di Milano, è Segretario Generale della Fondazione Carlo Colla & Figli, ente culturale milanese riconosciuto a livello internazionale.
La sua peculiarità è quella di affiancare l’imprenditore con un supporto gestionale fortemente strategico e proattivo, non soltanto nella risoluzione delle problematiche legate alla gestione ordinaria dell’azienda ma anche e soprattutto in operazioni straordinarie, come acquisizioni all’estero, accordi societari e commerciali particolarmente articolati e complessi, occupandosi altresì di finanza straordinaria.
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
chi siamo
Studio Cassano
Lo STUDIO CASSANO nasce agli inizi degli anni '80 dall'attività professionale del Dott. Maurizio Cassano, iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano ed all’Albo dei Revisori dei Conti.
Lo STUDIO del Dott. MAURIZIO CASSANO si è sempre contraddistinto per l’ integrità morale, la correttezza e l’indipendenza professionale.
In circa 35 anni di attività si è affermato, a livello nazionale ed internazionale, come una delle realtà professionali più significative ed ha progressivamente allargato il raggio di azione, le competenze e la gamma di servizi offerti.
Notevoli sono gli sforzi di aggiornamento e formazione professionale della struttura, il cui riflesso nei confronti della clientela è volto a mantenere il tradizionale rapporto personale di fiducia cliente – professionista, nell'ambito della consulenza amministrativa, fiscale, legale e societaria, dalla nascita e costituzione dell’impresa, durante la sua evoluzione e nel processo di internazionalizzazione.
Caratteristiche chiave dello STUDIO CASSANO sono il tempestivo flusso di notizie verso il cliente, la conoscenza approfondita delle problematiche, un lavoro interdisciplinare interno ben coordinato, l’uso degli strumenti tecnologici più sofisticati ed all’avanguardia.
Si avvale di propri modernissimi centri elaborazione dati, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI S.r.l. e STUDIO CASSANO S.r.l.
E' composto da circa venti persone fra dipendenti, collaboratori e personale di supporto, principalmente laureati in economia e commercio o diplomati in materie tecnico-commerciali.
Lo STUDIO CASSANO opera in consolidata partnership con alcuni primari studi di consulenza notarile e legale e con consulenti del lavoro interni, per integrare e completare la gamma di servizi a disposizione del cliente, proponendosi comunque e sempre quale interlocutore unico ed affidabile punto di riferimento per la risoluzione di gran parte delle problematiche della piccola – media impresa e della grande azienda multinazionale.
Aree di Intervento
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
Il Partner ideale per:
- Piccola - media impresa
- Grande azienda multinazionale
Siamo specializzati in
Assistenza per costituire imprese e/o società e per espletare tutte le conseguenti formalità amministrative e burocratiche presso i vari enti per la predisposizione di:
– atti costitutivi;
– statuti;
– contratti;
– consulenza in materia di trasformazioni, fusioni, scissioni societarie;
– cessione ed affitto d’azienda;
– scioglimento e liquidazione dell’attività aziendale;
– gestione della crisi dell’impresa e nell’ipotesi di mancata ripresa della stessa;
– assistenza in fase di procedure concorsuali, quali il fallimento;
– valutazioni del patrimonio aziendale e relazioni di stima;
– assistenza per arbitrati, conciliazioni, vertenze giudiziali e stragiudiziali.
Lo Studio fornisce valida assistenza in tutti i campi della normativa fiscale-tributaria sia alle persone fisiche che a quelle giuridiche:
– dichiarazioni fiscali;
– assistenza nelle verifiche fiscali.
Viene fornita assistenza a soggetti sottoposti a controlli e verifiche da parte di organi dell’Amministrazione Finanziaria.
Lo Studio Cassano, con sede operativa situata a pochi metri dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano e Regionale della Lombardia, offre il servizio di assistenza e consulenza fiscale in ogni fase del ricorso tributario sia per i clienti (persone fisiche ed aziende) che per conto di altri professionisti, gestendo tutti gli aspetti riguardanti il pre-contenzioso e il contenzioso tributario.
Lo Studio del Dott. Maurizio Cassano ha comprovata esperienza con risultati certi e competenze specifiche nei ricorsi tributari avverso:
– Avviso di accertamento IVA e/o imposte dirette a seguito di processo verbale di constatazione o di segnalazione centralizzata;
– Accertamento sintetico da redditometro (articolo 38 D.P.R. 600 del 1973);
– Accertamento da Studi di Settore;.
– Cartella di pagamento per controllo automatico e/o formale (rispettivamente artticoli 36 bis e 36 ter del D.P.R. 600 del 1973);.
– Avviso di rettifica e liquidazione per maggior valore di cessione immobili ai fini dell’imposta di Registro, Catastale ed Ipotecaria;.
– Accertamento per tributi locali (ICI, Tarsu; Imposta Comunale sulla Pubblicità, Tosap, etc..);.
– Provvedimento di diniego degli Uffici Amministrativi/Agenzia delle Entrate (rimborsi, condono, etc..)
– Silenzio Rifiuto contro rimborso “imposte non dovute”;
– Silenzio Rifiuto contro rimborso Irap lavoratori autonomi ed agenti di commercio privi di autonoma organizzazione (articolo 38 D.P.R. 602 del 1973).
Svolge pianificazioni fiscali a breve termine personalizzate per i propri clienti sulla base della normativa in vigore. Inoltre, offre un servizio d’aggiornamento continuo in materia di novità fiscali e personalizzazione della strategia fiscale in relazione alle singole esigenze, consulenza in sede di dichiarazione dei redditi, assistenza in sede di contenzioso tributario (istanze di sgravio, accertamenti con adesione, ricorsi) dinanzi agli Uffici Finanziari ed alle Commissioni Tributarie.
Lo Studio interviene in:
– piani di risanamento aziendale;
– piani di consolidamento e di ristrutturazione del debito;
– concordati giudiziali e stragiudiziali;
– procedure di fallimento;
– piani industriali di rilancio dell’azienda;
– studio ed analisi di start-up.
Vengono effettuati:
– l’ analisi della convenienza riguardante la scelta della figura giuridica dell’ente non profit (ONLUS, fondazione, associazione riconosciuta o non);
– lo studio dello statuto;
– la redazione dei rendiconti sia ai fini istituzionali che fiscali;
– l’analisi, l’ impostazione e la redazione del bilancio sociale, anche con riferimento ad enti profit.
Lo Studio supporta l’impresa per la predisposizione di tutte le misure di sicurezza previste dalla vigente normativa in tema di trattamento dei dati personali (comuni e sensibili) (Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196):
– predisposizione del Documento Programmatico sulla Sicurezza e relativi allegati tecnici;
– predisposizione dell’Organigramma Responsabilità, Ruoli ed Incarichi;
– elaborazione delle Lettere di incarico e lettere di nomina ai soggetti che effettuano il trattamento;
– analisi delle Banche Dati utilizzate con individuazione della tipologia di dato personale trattato (se comune o sensibile);
– analisi dell’infrastruttura informatica utilizzata e conformazione della stessa alla normativa vigente;
– analisi delle credenziali di accesso, modalità di composizione e periodicità di cambiamento;
– mantenimento degli standard di sicurezza.
In particolare STUDIO CASSANO S.r.l. è stato scelto da ITHRAA, Ente Pubblico per lo sviluppo dell’OMAN quale Ufficio di Rappresentanza sul territorio italiano.
STUDIO CASSANO assiste le aziende nella promozione dei propri servizi e prodotti in Oman ed all’estero, ricercando partner controparti estere, verificando le possibili fonti di finanziamento esistenti sia statali, regionali e comunitarie. Garantisce un supporto in tutte le operazioni che si rendono necessarie per stabilire una solida presenza nei mercati internazionali, individuando e segnalando reali opportunità commerciali e fornendo poi il supporto necessario per tradurle in un risultato economico positivo, attraverso le seguenti operazioni:
- Assistenza all’impresa con strumenti efficaci di strategia, marketing e comunicazione, al fine di guidarne l’ingresso in un nuovo mercato estero con la metodologia più consona alla tipologia dell’azienda stessa e agli obiettivi prefissati;
- Identificazione dei potenziali interlocutori che lavorano nell’area di interesse e ricerca di potenziali partners locali già presenti nel mercato target con cui instaurare un’alleanza strategica finalizzata alla creazione di un modello di business che potrà migliorare le performance di entrambe le imprese;
- Assistenza legale e tributaria per garantire un competitivo ed efficace inquadramento fiscale nel mercato straniero per poter usufruire al meglio delle agevolazioni che alcuni governi locali mettono a disposizione di chi guarda a nuovi mercati per espandere il proprio business;
- Consulenza al fine dell’individuazione del percorso di internazionalizzazione più funzionale alle esigenze dell’impresa; assistenza nella predisposizione di un piano di penetrazione nel mercato target estero attraverso una rete mirata di agenti; selezione e individuazione di un distributore realmente funzionale alla tipologia del prodotto.
Con l’introduzione dell’accordo Basilea 2, lo Studio affianca il Cliente nella gestione dell’area finanziaria, in particolare nella gestione della concessione del credito ai clienti, e promuove presso il sistema bancario e creditizio la ricerca delle soluzioni finanziarie più vicine alle esigenze aziendali.
Viene effettuata l’analisi delle richieste di credito, delle scelte sui tempi e modalità di concessione di credito ai Clienti, partecipando attivamente alla pianificazione della tesoreria per affrontare eventuali tensioni di liquidità.
Ricerca le possibili fonti di finanziamento ordinarie e/o speciali e individua le garanzie da concedere; redige piani aziendali per la pianificazione strategica e introduce sistemi di autovalutazione degli aspetti economici e reddituali con analisi per indici e flussi.
Lo Studio valuta la situazione economico-finanziaria dell’impresa, soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione del fatturato, individua quali garanzie reali e personali possano essere presentate a fronte di una richiesta di affidamento e, infine, stila una reportistica con tutte le informazioni qualitative e andamentali, senza dimenticare l’esposizione complessiva dell’impresa e le sue esigenze di credito.
Assiste l’Azienda nella richiesta delle linee di credito finalizzate a:
– investimenti materiali per l’acquisto di macchinari, attrezzature, strumenti, automezzi, impianti;
– investimenti immateriali per lo sviluppo tecnologico, riorganizzazione aziendale;
– ristrutturazione ed acquisto immobili aziendali;
– fido di cassa;
– anticipo fatture e portafoglio;
– anticipo import ed export;
– interventi di aumento di capitale sociale.
La Fiscal Due Diligence, soprattutto nelle operazioni straordinarie, è uno strumento fondamentale.
Attraverso un’analisi approfondita, vengono focalizzati gli aspetti critici di un’impresa e della sua attività, valutati nell’ottica del potenziale investitore, il quale ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto, di contenere l’assunzione di rischi e di limitare al massimo l’esborso finanziario.
Lo Studio è in grado di effettuare verifiche sulla posizione fiscale di una determinata società o gruppo, relativamente a:
· la corretta interpretazione e applicazione della normativa fiscale ordinaria e straordinaria vigente;
· l’individuazione delle aree a rischio;
· la rilevazione di potenziali responsabilità;
· gli scenari fiscali in caso di acquisizione o vendita di società;
· i benefici fiscali futuri;
· l’adeguamento ai nuovi regolamenti e gestione di precedenti irregolarità, sfruttando le opportunità concesse dalla legge.
Predispone quindi un documento cui sono evidenziati i risultati dell’analisi ed in particolare le aree di criticità che l’investitore deve tener in considerazione.
Lo Studio, grazie ai propri consulenti del lavoro interni, garantisce ai propri clienti un’attenta e competente gestione di tutti gli aspetti contabili, economici, giuridici, previdenziali, fiscali scaturenti dai rapporti di lavoro intrattenuti dalle aziende.
I settori in cui opera sono costituiti da ogni tipo di impresa, dalle piccole a quelle di grandi dimensioni, di ogni settore produttivo, avendo affinato una particolare esperienza di gestione di quasi tutti i contratti collettivi stipulati sia in sede nazionale che nelle realtà aziendali.
Il Cliente ha la possibilità di fruire non solo della completa gestione dei rapporti di lavoro dal momento della loro costituzione alla loro estinzione,(comprese le assistenze in sede ispettiva, contenzioso ecc,) ma anche della sola consulenza, attraverso interventi di volta in volta richiesti per la soluzione di particolari problemi o per l’adempimento a specifici obblighi imposti dalla legge o dagli organi di vigilanza in materia di lavoro.
Lo Studio in particolar modo è estremamente competente nell’assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extragiudiziali davanti le commissioni di conciliazione ed in sede di arbitrato, promosse da lavoratori dipendenti, da autonomi e parasubordinati.
Le aree di intervento sono le seguenti:
CONSULENZA CONTRATTUALE:
Gestione delle diverse tipologie di Contratti Collettivi di Lavoro.
Interpretazione e applicazione delle norme anche tramite confronti con le Associazioni di Categoria.
CONSULENZA PREVIDENZIALE ED ASSISTENZIALE:
Inquadramento previdenziale delle Aziende.
Inquadramento INAIL (valutazione rischi).
Contenzioso e ricorsi INPS e INAIL.
Consulenza pensionistica.
CONSULENZA GIURIDICA:
Interpretazione ed applicazione delle norme di Legge in materia di lavoro.
Stesura contratti individuali di lavoro.
Legge Biagi: apprendistati, contratti d’inserimento, contratti a progetto, ecc.
Assistenza nell’applicazione delle normative disciplinari (contestazioni e provvedimenti).
Vertenze individuali di lavoro: assistenza del Cliente nelle trattative presso gli Uffici del Lavoro o in sede stragiudiziale.
CONSULENZA SINDACALE:
Trattative sindacali.
Procedure per cessioni rami d’azienda.
Procedure di Cassa Integrazione (Ordinaria e Straordinaria).
Procedure di mobilità.
Il centro di servizi interno, STUDIO CASSANO S.r.l., si occuperà delle seguenti adempienze:
Elaborazione dei cedolini svolta interamente all’interno da personale specializzato;
Prospetti contabili: prima nota, ratei e TFR
Adempimenti annuali: CUD, 770, autoliquidazione INAIL;
Data reporting;
Elaborazione budget aziendali;
Gestione pratiche Collocamento: assunzioni, trasformazioni e cessazioni.
Denunce d’infortunio.
Esame circa la ragionevolezza di piani di risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e di riequilibrio della sua situazione finanziaria (ex art. 67 3° comma lettera d) L.F.);
Esame circa la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità dei piani inerenti i ricorsi per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo (ex art. 161 3° comma L.F.);
Esame circa l’attuabilità degli accordi di ristrutturazione dei debiti in particolare circa la loro idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei agli accordi (ex art. 182 bis L.F.);
Gestione delle soluzioni negoziate della crisi di impresa;
Gestione della procedura fallimentare con svolgimento di attività di accertamento del passivo fallimentare con la valutazione di tutte le domande di ammissione alla procedura presentate dai creditori concorsuali, liquidazione del patrimonio fallimentare e riparto del ricavato tra creditori.
Revisione legale di bilanci di esercizio e bilanci consolidati ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39;
Revisione volontaria di bilanci, di situazioni contabili infra annuali e semestrali per finalità informative interne ed esterne; Assistenza ai Collegi Sindacali che assumono l’incarico di revisione legale;
Verifiche periodiche circa la regolare tenuta della contabilità;
Pareri di congruità nei rapporti di concambio o dei prezzi di emissione di nuove azioni con esclusione di diritto d’opzione;
Processo strutturato di audit basato sull’interazione costante e tempestiva con la direzione aziendale, allo scopo di identificare i principali gap nel sistema di controllo interno e di formulare raccomandazioni utili per la definizione di piani di azione per l’evoluzione dell’architettura di controllo;
Verifiche di conformità delle procedure e dei comportamenti aziendali a specifiche norme di legge, regolamenti o su richiesta di autorità di controllo.
Assistenza nella soluzione di problematiche di natura contabile;
Consulenza in materia di principi contabili IAS-IFRS;
Progettazione o adeguamento dei piani dei conti, procedure e manuali contabili;
Assistenza e redazione della reportistica interna;
Identificazione di azioni per il miglioramento del capitale circolante;
Check-up della situazione finanziaria;
Analisi della struttura dei costi aziendali;
Esame della marginalità dei singoli prodotti/unità di business;
Studio e valutazione del sistema di controllo interno;
Assistenza nell’implementazione del controllo di gestione.
Per l’elaborazione dei dati contabili lo Studio si avvale della propria struttura, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l.
Aggiornamenti & Fiscalità
Rassegna Fiscale
Le ultime notizie del giorno
In arrivo il nuovo 730 precompilato Rimborsi dal Fisco aperti a tutti
In arrivo il nuovo 730 precompilato. Quest’anno i rimborsi del Fisco potranno essere aperti anche ai contribuenti che scelgono la procedura ‘senza sostituto’ anche se hanno un datore di lavoro tenuto ad effettuare il conguaglio. L’erogazione da parte del Fisco ha tempi più lunghi rispetto all’accredito in busta paga ma qualcuno potrebbe preferire comunque appoggiarsi alle Entrate. Entro il 30 aprile l’Agenzia delle Entrate pubblicherà online la dichiarazione dei redditi precompilata mentre il calendario con i tempi per la modifica e l’accettazione del modello sarà reso noto a breve.Le informazioni relative alle spese agevolate, fornite dai soggetti terzi, sono state raccolte e integrate nelle dichiarazioni. Nonostante le novità siano limitate, si segnala l’aggiunta di informazioni riguardanti spese mediche e altre detrazioni. Attesa con l’interesse l’introduzione della modalità di compilazione semplificata che potrebbe portare ad un aumento delle dichiarazioni autonome. Inoltre, nuovi elementi quali dati sulla rivalutazione dei terreni e redditi alla fonte estera saranno inclusi nel 730, ampliando la platea dei soggetti coinvolti.
Smart worker, ingresso in Italia agevolato per i cittadini extra Ue
Lavoratori qualificati extra-Ue disposti a lavorare in Italia possono trasferirsi stimolati anche dalla combinazione di misure speciali relative all’immigrazione e dal regime fiscale di vantaggio. Il dm sui cosiddetti nomadi digitali ha introdotto una deroga alle stringenti regole sulle quote fissate annualmente dal decreto flussi, consentendo l’ingresso in Italia di lavoratori non-Ue provvisti di particolari requisiti. Il regime degli ‘impatriati’, inoltre, assicura una detrazione del 50% dei redditi da lavoro dipendente a condizione che la residenza fiscale in Italia sia mantenuta per almeno 4 anni purché non si sia stati fiscalmente residenti nei 3 anni precedenti. I dati evidenziano che soprattutto per le professionalità medio-alte si fa sempre più utilizzo del lavoro agile o dello smart working. Orbene, i più favorevoli trattamenti sotto il profilo migratorio e fiscale possono senz’altro fornire una valida e incentivante soluzione per lavoratori agili provenienti dall’estero.
Il soggiorno di un anno è rinnovabile
Vale fino a un anno il permesso di soggiorno per i c.d. nomadi digitali. I lavoratori extracomunitari altamente specializzati, che svolgono la prestazione da remoto, potranno ottenere un titolo di soggiorno per lavoro al di fuori delle quote del decreto flussi. Lo prevedeva la legge n. 25/2022, di conversione del decreto Sostegni-ter, disciplinata ora dal decreto interministeriale, che stabilisce modalità e requisiti dei lavoratori per la permanenza nel Bel Paese. La norma si riferisce a chi svolge attività lavorativa da remoto, in via autonoma o per un’impresa anche non residente nel territorio dello stato italiano. Si tratta perlopiù di professionisti, collaboratori o anche dipendenti, che trasferiscono frequentemente il proprio luogo di lavoro. Gli ingressi e i soggiorni per periodi superiori a 90 giorni sono consentiti al di fuori delle quote fissate annualmente per i lavoratori extracomunitari e valgono per i lavoratori che hanno un reddito minimo non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (circa 28 mila euro annui).
Cessioni d’azienda e plusvalenze: rileva il contratto, non l’incasso
Con l’ordinanza n. 3936/2024 la Corte di cassazione ha consolidato il principio secondo il quale la plusvalenza derivante dalla cessione d’azienda è fiscalmente rilevante al momento della conclusione del contratto. E ciò, indipendentemente dalle vicende successive riguardanti l’adempimento degli obblighi contrattuali, quali l’omessa percezione del prezzo o la sua rateizzazione. Tale principio impone il riconoscimento fiscale della plusvalenza indipendentemente dalle reali dinamiche finanziarie del cedente. Norme come l’articolo 109 del Tuir e principi relativi a Iva e imposta di registro confermano la non rilevanza delle clausole di riserva della proprietà. Anche in caso di annullamento della vendita, i principi di competenza mantengono la loro applicazione, generando eventi fiscali distinti per la vendita e per l’annullamento. Inoltre, le perdite su crediti sono deducibili, seguendo specifici regolamenti contabili, sia in contabilità ordinaria che semplificata.
Semplificato il quadro RU: solo tre sezioni da compilare
Anticipato al 15 ottobre il termine di invio della dichiarazione 2024. Nel modello andranno indicati i dati della regolarizzazione del magazzino e la compilazione (almeno del quadro RU) sarà più snella. Sono le principali novità del mod. Redditi SP 2024. La prima novità riguarda tutti i contribuenti e non solo quelli obbligati alla presentazione del mod.Redditi SP. Il Dlgs 1/2024 ha anticipato il termine di presentazione del modello di dichiarazione al 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta ma l’art. 38 del Dlgs n. 13/2024 ha fissato al 15 ottobre 2024 il termine per l’invio dei modelli riferiti al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023. Nel modello è cambiato il frontespizio; nella sez. ‘Altri dati’ è stata inserita la casella ‘Immobili sequestrati’. Nel quadro RQ è stata inserita la sezione XXVII dedicata all’imposta sostitutiva sulle esistenze iniziali dei beni mentre nel quadro RL è stato introdotto il rigo RL5A da compilare per la dichiarazione degli immobili sui quali sono stati eseguiti interventi Superbonus; aggiornati i quadri RP e RN.
Addio all’Ace, nei righi RS44 e Rs46 il calcolo dell’ultimo rendimento
Dopo 12 anni diciamo addio all’Ace che termina con effetto dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. Nel modello redditi SP/2024 troveremo ancora gli appositi righi, da RS44 a RS46, per il calcolo dell’ultimo rendimento nozionale e l’attribuzione dell’eventuale importo eccedente il reddito complessivo netto utilizzabile fino ad esaurimento dei relativi effetti.Salvo la parentesi dell’Ace innovativa del 2021,con la super aliquota del 15%, per le società di persone l’importo ammesso in deduzione, corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio, viene determinato mediante l’applicazione dell’aliquota dell’1,3% alla base Ace. Dal 2016 rilevano come elementi positivi della variazione del capitale proprio i conferimenti in denaro effettuati dai soci o la rinuncia di loro crediti, con ragguaglio ad anno per quelli del 2023 e gli utili maturati al netto dei prelievi. Rilevano invece come elementi negativi della variazione del capitale proprio le riduzioni del patrimonio netto con attribuzione ai soci, con la particolarità che i decrementi rilevano a partire dall’inizio dell’esercizio in cui si sono verificati e non pro rata temporis.
Tarsu, anche un minorenne può subire la verifica e ricevere l’avviso
Nella sentenza n. 1080 depositata lo scorso 7 febbraio la Cgt di secondo grado della Sicilia afferma che anche il minorenne può essere soggetto passivo di imposizione tributaria. Il giudizio nasce dall’impugnazione di un’ingiunzione di pagamento relativa a Tarsu 2008. I giudici tributari di primo grado avevano respinto l’eccezione di difetto di legittimazione del ricorrente che aveva dedotto di essere ancora minorenne nell’anno al quale si riferiva la pretesa tributaria. In appello il contribuente ha reiterato l’eccezione di carenza della propria legittimazione. Nel decidere il gravame la Corte tributaria di secondo grado precisa che il fulcro della censura non riguarda la regolarità o meno della notifica dell’atto impositivo destinato a soggetto all’epoca minorenne, essendo pacifico che quella notifica si era perfezionata; piuttosto, si tratta di affrontare la tematica se un minorenne, in quanto privo della capacità di agire, comunque possa essere destinatario di un atto di imposizione tributaria. Per la Corte ogni persona fisica, a prescindere dall’età, è soggetto passivo d’imposta e, dunque, può essere sottoposta a verifica fiscale.
Non basta la base ristretta a provare la distribuzione di utili extracontabili ai soci
La ristretta base societaria non basta, da sola, a dimostrare la reale distribuzione degli utili extracontabili. Ad affermarlo la Cgt di primo grado di Bari nella sentenza n. 414/3/2024 depositata lo scorso 26 febbraio. Nel caso in parola l’ufficio notificava ad una società di capitali un avviso di accertamento contestando il mancato versamento di ritenute alla fonte a titolo di imposta sui redditi extracontabili distribuiti in via presuntiva ai soci. Successivamente, analogo avviso veniva notificato ai soci della società in qualità di obbligati solidali al pagamento delle maggiori imposte. Nel ricorso i soci chiedevano l’annullamento dell’atto impugnato eccependo il difetto di legittimazione passiva, l’inesistenza del presupposto impositivo, la mancata allegazione dell’avviso di accertamento emesso in capo alla società e, infine, il difetto di motivazione dell’atto. La Corte ha accolto il ricorso.
Per i giudici non sempre la prova ricade sul Fisco
Non sempre l’onere della prova ricade sul Fisco.Anche dopo l’introduzione del comma 5-bis all’art. 7 del Dlgs 546/1992, restano i vecchi criteri di ripartizione dell’onere probatorio, che, in alcuni casi, grava sul contribuente. Si tratta di una delle indicazioni arrivate dalla giurisprudenza di merito in merito alle questioni applicative della norma, introdotta dalla riforma del processo tributario ed in vigore dal 16 settembre 2022, che pone a carico dell’ufficio l’onere di dimostrare la fondatezza delle contestazioni. Uno dei dubbi iniziali riguardava l’efficacia della norma, ovvero se questa fosse applicabile solo a partire dagli accertamenti notificati dal 16 settembre 2022, oppure già ai processi in corso a tale data. I giudici di merito propendono per quest’ultima tesi, dato il carattere processuale della norma. Per i giudici la nuova normativa non stravolge l’ordinaria ripartizione dell’onere della prova. Per cui se, ad esempio, l’ufficio provvede al recupero di alcuni crediti ritenuti inesistenti, spetta al contribuente provare che i crediti non erano fittizi.
È boom di srl semplificate In calo le imprese individuali
I dati di Unioncamere-Infocamere evidenziano che si avvicina alle 400 mila unità il numero delle società a responsabilità limitata semplificata. La crescita è di circa il 10% l’anno. Dal dicembre 2019 al dicembre 2023 la crescita ha sfiorato il 44%. Nell’ultimo quinquennio la crescita del modello ordinario delle imprese individuali è di solo il 2,89%. Questo evidenzia come le Srl semplificate rappresentano, oggi, la forma societaria maggiormente utilizzata. Un aspetto particolarmente importante riguarda le Srl semplificate a socio unico che sono ben oltre il 50% delle Srl semplificate. Nelle Srl ordinarie, invece, quelle a socio unico sono ben al di sotto del 10%. Se ci limitiamo alle imprese attive, il numero delle Srl semplificate si riduce notevolmente perché solo poco più del 70% delle stesse risultano imprese in attività. Nell’ambito delle varie categorie di società di capitali, le Srl semplificate, dopo le cooperative, sono quelle con maggior percentuale di società sospese, inattive, con procedure concorsuali o in liquidazione. Tra le ragioni del successo delle Srl semplificate la possibilità della costituzione con l’apporto di capitale minimo pari ad 1 euro.
Rimborso dell’Iva, la reciprocità è estesa anche al Regno Unito
L’Italia e il Regno Unito hanno sottoscritto l’intesa per il rimborso reciproco dell’imposta sugli acquisti transfrontalieri delle loro imprese. Gli effetti dell’accordo, stipulato lo scorso 7 febbraio, retroagiscono al 1°gennaio 2021, in modo da saldare l’applicazione della nuova disciplina con quella ante-Brexit, nella quale il rimborso transfrontaliero era riconosciuto dalla normativa unionale, che peraltro continua ad applicarsi, limitatamente alle merci, nei rapporti con l’Irlanda del Nord. Il diritto al rimborso dell’Iva pagata dal soggetto passivo sugli acquisti effettuati in un paese membro diverso da quello di residenza si basa sugli stessi principi e presupposti del diritto alla detrazione. La richiesta di rimborso va presentata per via elettronica all’autorità del paese Ue di residenza. Gli italiani che intendono chiedere il rimborso dell’Iva pagata in altri paesi membri devono trasmettere telematicamente la domanda al Centro operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta deve riferirsi agli acquisti effettuati in un periodo non superiore a un anno né inferiore a tre mesi e deve essere presentata entro il termine del 30 settembre dell’anno successivo a quello di effettuazione degli acquisti.
Esonero Tari con prove ad hoc
Con l’ordinanza n. 7002 dello scorso 15 marzo la Cassazione tributaria ha chiarito che per l’esonero dal pagamento della Tari il contribuente deve dimostrare le condizioni d’inidoneità dell’immobile alla produzione di rifiuti, fornendo le prove con relativa documentazione. Per avere diritto all’esenzione di alcune parti dell’immobile l’interessato è tenuto a delimitarle e presentare la dichiarazione al Comune. Le agevolazioni costituiscono un’eccezione alla regola generale dell’obbligo di pagamento del tributo e va dimostrato di averne diritto. Al contribuente il compito di provare di avere diritto alla riduzione del tributo, nonostante la legge di riforma del processo tributario abbia invertito l’onere della prova in sede giudiziale. Anche in tema di Tari grava sul contribuente documentare la sussistenza delle condizioni per ottenere un beneficio, poiché le agevolazioni in generale rappresentano un’eccezione alla regola del pagamento della tassa da parte di coloro che occupano o detengono immobili nel territorio comunale.
In giudizio senza automatismi
Per fermare l’accertamento fiscale non è sufficiente l’assoluzione dal reato. Il giudice tributario potrà infatti discostarsi dalla sentenza di assoluzione pronunciata in sede penale perché questa sarà solo uno degli elementi su cui basare la propria decisione. Con tre sentenze gemelle la Cassazione civile ha fatto il punto sul complicato rapporto tra processo tributario e processo penale, affermando il principio secondo cui alla pronuncia penale di assoluzione non può essere riconosciuta alcuna automatica autorità di cosa giudicata, nemmeno se i fatti esaminati in sede penale siano gli stessi che fondano l’accertamento. Il caso analizzato trae origine da un accertamento con il quale il Fisco ha ripreso a tassazione l’importo corrispondente al profitto del reato di abuso d’ufficio commesso da un soggetto in concorso con altri.
Fisco soft sul diritto di superficie
La Corte di cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 8758 del 3 aprile 2024, ha stabilito che il costo per la costituzione di un diritto di superficie può essere considerato “accessorio” al costo del fabbricato, patrimonializzato insieme a questo e ammortizzato in linea con esso. Questo principio ha trovato conferma anche in altre controversie simili (Cass. n. 29344/2022). L’interpretazione dei giudici di legittimità si basa sull’art. 952 c.c. e su risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate che indicano che il diritto di superficie può essere considerato tra le immobilizzazioni materiali, unitamente al bene principale, o tra le immobilizzazioni immateriali, a seconda delle circostanze. In questo caso specifico, la Cassazione ha stabilito che il diritto di superficie può essere considerato ai sensi dell’art. 2426 c.c. e del documento Oic 16 tra le immobilizzazioni materiali quale onere accessorio al costo di costruzione del fabbricato a cui si riferisce.
Novità Fiscali
Le ultime notizie del giorno
Crediti d’imposta per investimenti ‘Transizione 4.0’
Il decreto legge n. 39/2024 all’articolo 6 ha disposto che per la fruizione dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi e dei crediti d’imposta per investimenti in attività di Ricerca & sviluppo, ivi incluse le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente l’ammontare complessivo degli investimenti che intendono effettuare a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione.
Sempre l’articolo 6 del citato decreto legge dispone che per gli investimenti in beni strumentali nuovi di cui alla legge di Bilancio 2021, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità di cui al decreto direttoriale del Ministero delle Imprese del Made in Italy.
Con due risoluzioni, entrambe del 2021, l’Agenzia delle Entrate ha istituito una serie di codici tributo per i crediti d’imposta interessati dalle disposizioni espresse. Sempre l’Amministrazione finanziaria, con la risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024, ha sospeso l’utilizzo in compensazione mediante modello F24 per i codici tributo ‘6936’ e ‘6937’, quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come ‘anno di riferimento’ 2023 o 2024. Parimenti sospesi i codici tributo ‘6938’, ‘6939’ e ‘6940’, quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come ‘anno di riferimento’ il 2024.
Aggiornamento della cartografia catastale e dell’archivio censuario del Catasto Terreni. Estensione della procedura Pregeo 10
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 20/E del 18 aprile 2024, illustra le novità introdotte dalla nuova versione ‘10.6.3 – APAG 2.15’ della procedura Pregeo 10, con la quale sono state implementate nuove funzionalità migliorative, finalizzate all’uniformità delle lavorazioni da parte degli Uffici ed alla semplificazione delle funzionalità per la predisposizione degli atti geometrici di aggiornamento catastale da parte dei tecnici professionisti. Il documento di prassi amministrativa riporta le novità introdotte con la nuova versione della procedura Pregeo 10, nei diversi ambiti di intervento.
Pregeo è una procedura ad uso di professionisti per la predisposizione su supporto informatico e la presentazione agli Uffici delle Entrate degli atti geometrici di aggiornamento catastali. Questi atti di aggiornamento catastale sono costituiti da frazionamenti tipo mappale, tipo frazionamento + tipo mappale e tipo particellare.
La nuova versione del software, la ‘10.6.3 – APAG 2.15’, consente la compilazione guidata e la dematerializzazione della lettera d’incarico, nel rispetto del format allegato alla circolare n. 49/T del 1996. Permette l’automazione delle operazioni di frazionamento degli Enti Urbani, con l’introduzione di nuove funzionalità sia nel software disponibile ai professionisti sia nelle funzionalità disponibili agli operatori degli Uffici. Tra le novità si segnala anche la facoltà di utilizzo di un modello per il trattamento dei dati censuari c.d. ‘blindato’, caratterizzato da un irrigidimento delle operazioni di controllo automatico.
La procedura Pregeo 10 nella nuova versione introduce un sistema di tracciamento del flusso di rilascio degli estratti di mappa richiesti dal professionista mediante la piattaforma Sister nonché la facoltà di richiedere, a partire dal 18 aprile 2024, un estratto di mappa cosiddetto ‘evoluto’, ossia un nuovo prodotto di consultazione moderno che consente l’integrazione dei contenuti relativi alle informazioni cartografiche e dell’archivio censuario del Catasto Terreni con le informazioni censuarie relative al Catasto Fabbricati, nei casi in cui l’operazione catastale riguardi gli Enti urbani e vada ad incidere su unità immobiliari urbane già censite al Catasto Fabbricati.
Decorrenza
Dal 18 aprile 2024 gli atti di aggiornamento geometrico sono predisposti con la versione ‘10.6.3 – APAG 2.15’ della procedura Pregeo 10. La versione ‘10.6.2 – APAG 2.12’ sarà supportata da Sogei fino al 30 giugno 2024. A decorrere dal 1°maggio 2024, gli atti di aggiornamento geometrico recanti la lettera d’incarico e quelli concernenti il frazionamento di Enti Urbani, riconducibili all’ambito di applicazione della circolare n. 11/E/2023, ad eccezione di quelli presentati nei territori in cui vige il sistema del libro fondiario, dovranno essere predisposti con la versione ‘10.6.3 – APAG 2.15’ della procedura Pregeo 10.
Istituzione del codice tributo per il versamento della Flat tax incrementale 2023
La legge di Bilancio 2023 ha previsto, per il solo anno 2023, che le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diverse da quelle che applicano il regime forfetario, possono applicare un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali.
Per consentire il versamento mediante il modello F24 della citata imposta sostitutiva l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 21/E del 18 aprile 2024, ha istituito il codice tributo ‘1731’ denominato ‘Imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali – Flat tax incrementale – Art. 1, commi da 55 a 57, della legge n. 197/2022’.
Il codice tributo è esposto nella sezione ‘Erario’, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna ‘importi a debito versati’, con l’indicazione nel campo ‘Anno di riferimento’ dell’anno d’imposta per cui si effettua il versamento, nel formato ‘AAAA’.
Calendario Fiscale
Le date importanti